martedì 3 marzo 2009

5 Motori del Socialismo Bolivariano


Tutti i motori al massimo per la rivoluzione ... Grazie al socialismo
Le grandi linee di trasformazione del Progetto Nazionale Simón Bolívar in campo politico, sociale, economico, militare e territoriale, internazionale ed etica: cinque principali motori per procedere come una locomotiva vittoriosa.

Hugo Chávez Frías

Tutti i motori al massimo per la rivoluzione ... Percorso di socialismo

PRIMO MOTORE Attivazione di legge: "Il primo dei cinque motori costituente è una legge di leggi rivoluzionarie, madre di leggi: la legge delega".
"Questa legge è che l'Assemblea nazionale ha autorizzato il Presidente del Consiglio dei ministri, e le procedure descritte nella Costituzione, l'emissione di decreto-legge".

SECONDO MOTORE Riforma costituzionale: Stato di diritto socialista socialista
"Il secondo conducente, il socialista riforma costituzionale".
"Abbiamo intitolato alla Repubblica socialista del Venezuela e che richiede una profonda riforma della Costituzione".
"La Costituzione (attuale) ci presenta un primo piano per la costruzione del socialismo, ma per passare a una maggiore portata e dimensione, che richiede una serie di riforme".

TERZO MOTORE Educazione Istruzione con valori.
"Il terzo componente rilevante del motore è ciò che abbiamo chiamato la" Nazionale Gran Moral y Luces ".
"L'istruzione non ha nulla a che fare con lo studio di un argomento specifico o il sesto grado, è molto di più, questi sono i valori, la cultura e la solidarietà. Una rivoluzione etica, così mi prendo la frase importante Bolivar nel Angostura: Moral y Luces sono i poli di una repubblica. "

QUARTO MOTORE La nuova Geometria del Potere: Il riordino socialista geopolitico della nazione "Il quarto motore, ha a che fare con una nuova geometria del potere".
"Il quarto motore rivoluzionario socialista del progetto ha a che fare con (così ho chiamato) la nuova geometria del potere. La geometria si misura su tre fattori: la distanza, la lunghezza e il volume o il contenuto (analisi dei bisogni) sul territorio, come il potere politico è distribuito, sociali, economici, militari e di come dovrebbe essere?. Questo è un tema su cui io definisco una speciale attenzione ".

QUINTO MOTORE esplosione comunale di Potenza: Democrazia! protagonista, rivoluzionario e socialista!
"Il quinto motore, esplosione rivoluzionaria del potere comunale."
"Questo motore del progetto socialista bolivariana ha la più grande forza. Ma questa esplosione, creatore del potere comunale dipende per il suo sviluppo e il successo (il successo degli altri quattro motori). Dipenderà dalla legislazione (in un buon modo), la riforma della Costituzione, la Giornata Nazionale del Moral y Luces, la nuova geometria del potere e di altri fattori. Ecco perché è urgente che (assumiamo il compito) immediatamente. "

Fonti:

Estratti dagli interventi del Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Hugo Chávez Frías, da http://www.mci.gob.ve/

Nulla ferma la rivoluzione!

lunedì 2 marzo 2009

10 Ragioni per votare Chavez


Le 10 ragioni per cui il popolo della Repubblica Bolivariana del Venezuela ha votato il referendum a favore di Chavez.


1 Perché Chávez ci ama e l'amore si paga con amore.


2 Perché Chávez ci ama e per questo è incapace di farci del male. Se propone l'emendamento, sentiamo, sappiamo che lo fa per il nostro bene e per quello del Paese e della Rivoluzione. Ha dimostrato attaccamento totale, quando si tratta del bene del popolo. Ricordiamo che ha messo in gioco la sua vita e la sua carriera militare per tirarci fuori dal buco nero e senza speranza che erano i governi della quarta repubblica. Nessuno degli oligarchi ha corso un rischio per il popolo e la sua causa, al contrario alla prima difficoltà battono in fuga come galline spennate e corrono a rifugiarsi in un'ambasciata. Adesso appaiono, impostori!, facendosi passare per amici degli umili, loro che ci hanno sempre disprezzato e che non hanno mai sacrificato niente.


3 Perché Chávez e noi siamo un'unica cosa nell'impegno di costruire un Paese che dia ai propri cittadini il maggior grado di felicità possibile. Il popolo con Chávez acquista il vero potere, che è fondersi con il governante, essere con lui un'unica cosa, conquistare il vero governo del popolo.


4 Perché Chávez siamo tutti e ci esprimiamo in lui e con lui. Votare per Chávez è votare per noi. Votare per gli oligarchi è votare per i nostri carnefici.


5 Perché insieme di sbagliamo e abbiamo ragione. Con Chávez stiamo facendo un governo che è popolo e un popolo che è governo. E insieme abbiamo intrapreso la bella avventura di costruire un mondo in cui l'uomo possa realizzarsi senza più limitazioni alle proprie capacità.


6 Perché approvando l'emendamento stiamo rafforzando Chávez e rafforzando noi stessi, perché insieme possiamo depurare, rettificare, avanzare, tutto nella Rivoluzione. E senza Rivoluzione la Speranza degli umili muore, entreremo nell'abisso riservato ai popoli che si sono arresi alle chimere dei loro depredatori.


7 Perché senza Chávez si perderà l'opportunità di dimostrare al continente, all'umanità, che il cammino all'inferno che ci propone il capitalismo si può evitare, che c'è speranza, che un mondo sostenibile e felice è possibile, che l'umanità ha futuro.


8 Perché se gli oligarchi tornano a governare sarà un governo dei possidenti contro gli umili e i nullatenenti, allora saremo ridotti nuovamente alla vita di miseria materiale e spirituale che avevamo nella Quarta: senza speranza!


9 Perché senza Chávez torneremo a rimandare il sogno bolivariano. I giorni di San Pedro Alejandrino non possono ripetersi, saremo Paso de los Andes, Carabobo, Ayacucho. La memoria dei Libertadores non sarà disonorata. Un popolo non consegna i suoi figli né i suoi leaders, non cambia la sua dignità per un piatto di lenticchie.


10 Perché con l'Emendamento saremo dimostrando che siamo un popolo che merita l'opportunità di costruire un mondo in cui le relazioni umane siano determinate dalla fraternità e dall'amore. E mai più un popolo negativo, piccolo, meschino, che cambia il suo futuro per piccoli miraggi, per abbia, per le promesse dei suoi carnefici.

domenica 1 marzo 2009

27 Novembre 1992 La Nascita Del Sogno Bolivariano

Eliminare il capitalismo
dallo scenario economico nazionale.

Il Presidente Hugo Chávez ha lanciato un appello ad affrettare la nascita delle Imprese di Produzione Sociale (EPS la sigla in spagnolo) per trasformare progressivamente il modello produttivo venezuelano in direzione del socialismo del XXI secolo, obiettivo sostenuto dalla Rivoluzione Bolivariana.
"L’obiettivo è farla finita con il dominio del capitalismo nello scenario economico nazionale" ha sottolineato.
Chávez ha detto che la prospettiva è un modello economico associativo, diversificato, nell’ambito del quale gli investimenti ufficiali assumano una vocazione sociale, composto da entità pubbliche e private, nonché dalla proprietà collettiva.
"In queste imprese non esiste discriminazione né privilegi associati alla posizione gerarchica", ha commentato nel programma ‘Aló Presidente’ 241, trasmesso dal Centro Culturale ‘Battaglia di Santa Inés’ di Tia Juana, situata lungo la costa orientale del Lago di Maracaibo, nello stato di Zulia.
Il Capo dello Stato ha inaugurato la Prima Esposizione della EPS, organizzata da Petróleos de Venezuela (PDVSA), alla quale stanno partecipando circa 160 imprese fornitrici o interessate a fornire beni o servizi all’industria petrolifera nazionale.
Il presidente venezuelano, dopo aver esaltato i vantaggi di queste imprese ed il loro peculiare valore, autentico e non alienato, nelle quali non esiste discriminazione sociale nel lavoro né privilegi nelle mansioni associate alla posizione gerarchica, ha messo in risalto che "il socialismo del XXI secolo non nega l’impresa privata, purché questa sia al servizio del paese e del suo sviluppo integrale. Il settore privato sta comprendendo che deve lavorare con lo Stato".
Ha insistito sul fatto che la messa in marcia del nuovo modello economico venezuelano suppone una grande creatività ed inventiva.
Il massimo leader del processo Bolivariano ha evocato la ribellione militare avvenuta il 27 novembre 1992 "data", ha detto, "che segnò la nascita del sogno bolivariano".
"Quel giorno i suoi compagni di lotta percorsero il paese abbracciando il popolo" ha commentato.

Rivoluzione pacifica, fatto storicamente inedito.

Rivoluzione pacifica, fatto storicamente inedito.

Chavez è il presidente più discusso del mondo, ma è indubbio che in Venezuela qualcosa cambia per i più poveri e molti privilegi dei super-ricchi vengono intaccati. Nel continente latinoamericano è in atto un movimento che fino a pochi anni fa non era facilmente prevedibile. Chavez ne è certamente il protagonista.
"Garcia Marquez nel ‘99 scrisse di aver viaggiato e conversato con piacere con due uomini opposti: uno a cui la sorte aveva offerto l’opportunità di salvare il Paese, l’altro, illusionista, che rischiava di passare alla storia come despota. Di certo, il Venezuela di Chavez, da qualsiasi parte lo si voglia vedere, è un Paese al centro di radicali cambiamenti."
Chavez è un soldato al servizio del suo popolo che si batte contro il capitalismo, il sistema economico più avaro che sia mai stato inventato, un disastro immane per l’umanità. La sola via possibile, per scampare all’estinzione, è il socialismo democratico, umanitario.
Si tratta di un socialismo nuovo, che coniuga uguaglianza e libertà. Costruire attraverso una democrazia partecipativa una società senza privilegi che non faccia coesistere estrema povertà ed estrema ricchezza, è una necessità imperiosa per tutti i venezuelani, per tutti i latinoamericani.
Chavez stà facendo una rivoluzione socialista che non elimina la proprietà privata, ma un nuovo sistema pluralista, in cui l’interesse pubblico è prevalente.
Il processo è rivoluzionario in quanto sovverte il sistema, ma il cambiamento avviene nel tempo con l’azione di governo.